La BQS, collaborando con Farmaconsult SA di Sementina e con TiMask di Ligornetto, è uno degli attori che secondo il Consiglio di Stato, se dovesse ricapitare un’emergenza simile a quella vissuta nei primi mesi della pandemia, permetterà alla popolazione di non trovarsi in una condizione di penuria di dispositivi di protezione.

Il Governo infatti ha risposto a un’interrogazione del granconsigliere leghista Massimiliano Robbiani (il quale chiedeva in merito a uno specifico episodio) come in Svizzera ci sia stata scarsità di mascherine, mentre si era messi meglio, parlando del Ticino, con disinfettanti e medicamenti.

La difficoltà di reperire quanto serviva a proteggersi dal virus è servita come insegnamento e, come si legge nella risposta all’interrogazione, “il Consiglio di Stato ha sostenuto le iniziative di alcuni imprenditori locali per l’insediamento in Ticino di unità produttive di materiale di protezione. I progetti sinora concretizzati sono 6, di cui 5 concernono la produzione di mascherine chirurgiche e una di camici usa e getta”.

Fra di esse ci sono appunto la Farmaconsult di Sementina e la TiMaskdi Mendrisio (Ligornetto), che producono mascherin echirurgiche di Tipo IIR e si sono rivolte alla BQS e a Giuseppe Beretta per un aiuto ad avviare la procedura di certificazione secondo la normativa ISO 13485:2016, per l’implementazione di un sistema di gestione della Qualità per la produzione di dispositivi medici.

Essa implementa dei metodi di lavoro che fanno sì che si possa essere certi che i dispositivi medici siano sicuri e conformi alle normative CE , dato particolarmente importante visto che si parla del settore della salute. In particolare, chiede di tener conto degli usi propri e di quelli impropri ragionevolmente prevedibili che si potrebbe fare del dispositivo stesso, le caratteristiche qualitative e quantitative che potrebbero incidere sulla sicurezza. Per questo, bisogna determinare quali sono le caratteristiche proprie di un prodotto in condizioni normali rispetto a uno guasto, e come si potrebbe arrivare a una situazione di rischio (tenendo conto degli eventi e della sequenza di essi che si attuano per la produzione): ovviamente, si mette a punto anche come far fronte al pericolo.

Il Consiglio di Stato conta molto su società quali Farmaconsult, TiMask, e le altre, tutte aziende locali a cui andrà, è stato specificato, la priorità quando si tratterà di acquistare mascherine. La BQS con la sua consulenza sta svolgendo un compito importantissimo, ovvero aiutare queste realtà ticinesi ad affrontare nel migliore dei modi e secondo gli standard ISO la sfida di produrre dispositivi medici di protezione che sono divenuti centrali nella nostra vita solo recentemente.  Giuseppe Beretta sta lavorando alacremente con le due aziende, con l’obiettivo comune di arrivare a produrre mascherine come da diritti internazionali, al fine di presentare un risultato sicuro e utile per i ticinesi nella lotta al Coronavirus.

Possiamo dunque affermare con orgoglio che anche BQS sta lavorando per fronteggiare l’emergenza e per permettere ai ticinesi di proteggersi al meglio!