La capacità di coinvolgere i dipendenti, facendoli avvicinare al mondo della qualità senza che essi si mettano sulla difensiva. È la caratteristica di BQS che Enrico Silvano, responsabile di Alfagamma, sottolinea quando gli si chiede di parlare del rapporto venutosi a creare.

Silvano dirige quattro aziende a Mendrisio: Alfagamma, SGA System, SGA Holdings, GMI Suisse. Due si occupano di servizi di manutenzione, aggiornamento e installazioni, le altre due di produzione. Il campo è quello dei dispositivi medici per diagnostica per immagini, destinati a cliniche e ospedali. Vengono prodotti dispositivi in ambito cardiologico e interventistico.

Tutte e quattro le aziende vogliono certificarsi ISO 13485 ed anche ISO 9001. Da qui l’incontro con BQS. “Conoscevano tramite terzi Giuseppe Beretta. Ora lavoriamo insieme da un paio di mesi e sta andando benissimo”, racconta Silvano. “Vengo anch’io dall’ambito della qualità, vi ho lavorato per vent’anni. Di lui apprezzo il lato umano e la capacità di trasmettere le informazioni in maniera diretta e amichevole”.

Riferito anche ai dipendenti, aggiunge. “Mi piace l’approccio delicato che ha coi dipendenti nel trasmettere le richieste, nel dire loro come devono agire. Molti colleghi sono a digiuno di argomenti legati alla qualità e i concetti non sono banali, lui trova sempre il modo per far capire cosa vuol dire, in modo soprattutto pratico, parlando di svolgimenti”. 

Tanto che “gli incontri che facciamo ogni settimana sono apprezzati dal personale. E per la qualità è difficile che sia così! Spesso chi viene a spiegare certi concetti viene interpretato con qualcuno che vuole venire a spiegare come lavorare, come agire, che fa intendere che prima non si è mai capito niente. Il rischio è che le persone si mettano sulla difensiva e si chiudano, chiedendosi perché cambiare il loro modo di lavorare. Con Giuseppe è andato tutto liscio. Così bene che gli abbiamo chiesto di diventare il nostro responsabile della qualità, per tutte e quattro le aziende”. Un traguardo per BQS!

Enrico Silvano crede fortemente nella necessità di ottenere le certificazioni ISO, che vede come un metodo di lavoro e non solo come “carta”. “Certificarsi è una necessità. Nella mia esperienza ho visto tutta l’evoluzione delle norme, a partire dalla 9002. A mio avviso rappresentano un sistema di cercare di insegnare dei metodi, di lasciare scritto quel che l’azienda deve fare, di insegnare un processo che deve essere sempre quello. La qualità è assolutamente necessaria, per noi del medicale è addirittura obbligatoria. Dobbiamo seguire degli standard molto alti”.

La volontà è appunto quella di certificare sistema e produzione, dunque di ottenere la ISO 9001 e la ISO 13485. Tanto lavoro per BQS, un lavoro che sta proseguendo sui giusti binari.