Mai come in questo periodo, le mascherine sono diventate un bene primario e indispensabile. Per fronteggiare la pandemia di Coronavirus che ha letteralmente sconvolto il mondo, svariate categorie di professionisti, da quelli in campo sanitario a, successivamente, coloro che hanno riaperto le loro attività commerciali (per citare qualcuno, parrucchieri, venditori, baristi, ristoratori, venditori), devono lavorare indossando la mascherina.
Essa protegge le persone da un possibile contagio, in particolar modo quando non è possibile garantire la distanza sociale, impedendo che le goccioline di saliva, contenenti magari il virus, raggiungano chi è nelle vicinanze. È consigliato usarla anche per chi va a fare la spesa, si reca in negozi o si trova in luoghi affollati. Per tantissimi, il senso di sicurezza della mascherina permette di affrontare con più serenità il periodo di ritorno alla normalità.
La problematica maggiore però è stata la scarsità di mascherine, che a un certo punto hanno cominciato a mancare, così come i guanti, le tute e i vari dispositivi di protezione individuale necessari per affrontare la situazione. La carenza è stata sia a livello locale che internazionale.
Il motto di Farmaconsult SA di Sementina infatti è “produrre localmente è l’unico modo per garantire approvvigionamento costante e sicuro alla popolazione del nostro territorio, anche in periodi di pandemia globale come quelli che stiamo vivendo!”.
Vista la grande dipendenza della Svizzera dall’estero, l’azienda farmaceutica di Sementina col suo progetto mira “a garantire alla popolazione e ai professionisti sanitari del nostro territorio mascherine chirurgiche di alta qualità prodotte in Ticino a prezzi ragionevoli. E questo anche in periodi di crisi grazie alle nostre formule abbonamento!”. Un progetto ammirevole, volto anche a garantire lavoro a manodopera locale.
Al momento, le mascherine saranno disponibili inizialmente solo per la popolazione sana e per le imprese che vogliono proteggere i loro dipendenti e i loro clienti. Questo perché la Farmaconsult SA ha avviato, per far capire che intende muoversi nella massima sicurezza e con la miglior qualità, la procedura di certificazione secondo le norme ISO 13485:2016, garanzia di qualità per la produzione di dispositivi medici. Per farlo, ha deciso di puntare sul sicuro e si è rivolto a BQS Consulenze.
Giuseppe Beretta, con la sua indiscussa professionalità che lo ha reso un punto di riferimento a livello ticinese per quanto concerne le certificazioni, è già al lavoro per dare una mano al progetto dell’azienda di Sementina. La norma ISO 13485 specifica i requisiti per i sistemi di gestione per la qualità che permettono ad un’organizzazione di dimostrare la sua capacità di fornire dispositivi medici e relativi servizi che siano conformi ai requisiti dei clienti e ai requisiti regolamentari applicabili a tali dispositivi.
BQS ha già sostenuto nell’ottenimento della certificazione altre aziende ticinesi (e non solo): la Mediluc Sagl di Bodio, la Gloria Med di Menaggio, la Ferrini SA di Avegno e la Mecartex SA di Muzzano.
Come tutte le certificazioni, grande importanza è messa sui documenti. Si devono tener presenti, e registrare gli usi previsti del dispositivo e gli usi impropri ragionevolmente prevedibili, oltre alle caratteristiche qualitative e quantitative che potrebbero incidere sulla sicurezza. Si tengono dunque in considerazioni le caratteristiche che distinguono un prodotto in condizioni normali da uno guasto, gli eventi o le sequenze di essi che potrebbero sfociare in situazioni di rischio (se è il caso, si prevedono dei metodi per farvi fronte), si mettono a punto delle procedure di controllo.
La BQS è già all’opera per permettere al più presto alla Farmaconsult di poter vendere a tutti le sue mascherine, già disponibili nello shop online per le categorie di persone precedentemente indicate a 37,14 franchi per un pacco di 50 mascherine. Vi sono poi vari abbonamenti pensati in particolare per le aziende che necessitano di grandi quantitativi di dispositivi.
La BQS è dunque in campo, assieme alla ditta di Sememtina, per contribuire a permettere l’approvvigionamento di mascherine made in Ticino! un passo importante per combattere il Coronavirus.